Dal Rifugio Carducci a forcella Maria per il solito sentiero n°107. Dalla forcella, invece di scendere 350 metri per il vecchio sentiero, si gira a dx e si sale per circa 5 metri e si trova l'attacco del nuovo sentiero attrezzato. Le corde fisse indicano la direzione, dopo pochi minuti si trova un piccolo ponte. Si prosegue su una cengia con un passaggio un po' delicato ed esposto e poi proseguendo si completa orizzontalmente tutta la parete sud-est della punta Maria arrivando tra cenge e colatoi alla parete sud. Si percorre prima un po in salita e poi in discesa verso sud-ovest attraverso un grande e ripido prato.
Arrivati ad un grande colatoio ghiaioso (attenzione in caso di pioggia forte) si scende fino ad attaccare la grande cengia che attraversa la strapiombante parete sud della punta Maria. Alla fine la cengia gira verso dx e per una leggera salita porta al passaggio chiave della ferrata.
La cengia si restringe e sopra la testa c'è un tetto sempre più basso. Si passa uscendo sullo strapiombo mettendo i piedi su dei piccoli ma sicuri gradini per poi rientrare nella cengia. Si attraversa un'altro colatoio (attenzione in caso di pioggia forte) e si prosegue sempre per la cengia. Dopo una salita per salti di roccia si arriva nella grande spaccatura che divide la punta Maria dalla cima Witzenmann.
Qui troviamo la parte più spettacolare del percorso: un ponte tibetano sospeso nel vuoto lungo 14 metri. Una breve salita su roccia e poi per l'ultima cengia arriviamo alla fine della ferrata esattamente sul ghiaione sotto il campanile Vicenza dove la scorsa primavera c'è stata una grande frana. Come la scorsa estate metteremo in sicurezza il percorso con corde d'arrampicata. Inoltre daremo sempre giuste e precise informazione sullo stato della frana.
Tracce di sentiero portano a ricongiungersi sul vecchio sentiero n°107 che porta al bivacco De Toni e alla forcella dell'Agnello.